La prima pietra della Basilica fu posta il 17 luglio 1228 sotto papa Gregorio IX, il giorno dopo che Francesco fu proclamato Santo a soli due anni dalla sua morte.
I lavori iniziarono sotto la direzione di frate Elia da Cortona e proseguirono fino a Papa Innocenzo IV. Il luogo dove fu scelto di costruire la basilica, secondo la tradizione indicato dallo stesso Francesco, si chiamava Colle dell’Inferno, un luogo scosceso del monte Subasio dove si impiccavano i malfattori e perciò chiamato il Colle dell’Inferno.
Su quel luogo già maledetto sarebbe sorta una grandissima chiesa che avrebbe accolto la salma del grande Santo.
L’altura fu poi ribattezzata Colle del Paradiso.
Il complesso basilicale si compone di due chiese sovrapposte – l’inferiore (1228-1230) e la superiore (1230-1253) e una cripta, scavata nel 1818, con la tomba del Santo.
Basilica Inferiore
Si accede alla prima dalla Piazza inferiore, delimitata da un portico del’400. Il portale sormontato da tre rosoni. La pianta è a doppia “T”. La decorarono i maggiori pittori del ‘200-‘300: Cimabue, Giotto, i Lorenzetti, Simone Martini. Stupende le vetrate di Giovanni di Bonino e Puccio Capanna.
Nel convento, assai notevole è il Tesoro con rari codici miniati, dipinti, reliquiari, arazzi, arredi sacri e paliotti. Interessantissima è la collezione Perkins, qui annessa.
Basilica superiore
La chiesa superiore, ad una navata, ha una semplice facciata a capanna, impreziosita da un portale gotico e da uno splendido rosone. L’interno gotico, ad una sola navata, illuminato da grandi vetrate è il prototipo delle chiese francescane. E’ impreziosita dagli affreschi di Giotto che illustrano la vita del Santo. Vi sono pure opere di Cimabue, Cavallini, Torriti e un coro ligneo di fine ‘400, custodisce affreschi ancora più noti: il Presbiterio fu affrescato da Cimabue, dal Maestro Oltremontano e da Jacopo Torriti. La navata fu decorata nella parte superiore con Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Il registro inferiore della navata è occupato da un notissimo ciclo giottesco formato da 28 riquadri che illustrano i momenti salienti della vita di San Francesco.
Da non perdere
Nella chiesa inferiore nacque la grande pittura italiana.
La navata conserva opere del Maestro di San Francesco;
la Cappella di San Martino presenta il ciclo completo delle Storie di San Martino (1312 – 1315) dipinto da Simone Martini;
la Cappella della Maddalena fu affrescata invece da Giotto dopo il 1305;
il transetto destro conserva un affresco di Cimabue (1280) e otto Storie dell’infanzia di Cristo dipinta da Giotto.
Nel transetto sinistro Pietro Lorenzetti dipinse, nei primi anni del XIV secolo Storie della Passione di Cristo e la celebre Madonna dei Tramonti.
La crociera sopra l’altare, dipinta dal Maestro delle Vele, rappresenta la Gloria di San Francesco e le Allegorie dell’Obbedienza, Castità e Povertà.