Cappella eretta nella metà del XV secolo all’incrocio fra la via Flaminia e la strada comunale per Belfiore. Al centro dell’arco interno è la Madonna con il Bambino affiancata da due puttini che sorreggono un arazzo.
A destra è seduta Sant’Anna, madre di Maria, protettrice dalla peste, a lei vicina è San Francesco di Assisi.
A sinistra, un santo forse San Gioacchino e Sant’Onofrio. Nel sottarco Gesù benedicente, i santi Rocco e Sebastiano.
All’esterno i santi Nicola da Bari, in onore della vicina chiesa dedicata al santo, e Antonio da Padova.
Dipinti eseguiti da Pierantonio Mezzastris, pittore della scuola folignate.
Scatolettificio
All’inizio della strada per Belfiore è un complesso industriale inaugurato nel 1913 per l’approvvigionamento militare di carne bovina. Molto attivo durante la Prima Guerra Mondiale, arrivò a produrre con 20mila boccette di brodo concentrato per minestre e conserve di pomodoro, 250mila scatolette di carne bovina da 200 gr l’una.
Con la fine della guerra la produzione diminuì tanto da determinarne nel 1920 la dismissione della lavorazione delle carni che riprese nel 1935. Nella seconda metà del Novecento lo stabilimento fu abbandonato e una parte fu acquistato dal Ministero delle Poste che lo trasformò in Centro Nazionale Materiali e Stampati, la parte rimasta lungo la strada per Belfiore come magazzino Materiali Difesa N.B.C. (Nucleare, batteriologica, Chimica ).
Dopo il terremoto del 1997 ospitò le opere d’arte mobili recuperate nelle chiese del territorio circostante rese inagibili dal terremoto.