É una delle tante chiese rurali costruite fra il XII e XIII secolo lungo il tracciato pedemontano a monte dell’antica strada Romana da Trevi per Foligno.
La tipica architettura romanica firma un rifacimento di una chiesa almeno di tre secoli anteriore in quanto l’intitolazione a S. Donato ne denota l’origine longobarda.
Grossi blocchi calcarei, reimpiegati specialmente nella fiancata sud, sicuramente provenienti da un grande monumento romano, stanno a testimoniare l’antichità del tracciato stradale. L’interno è ad una sola navata absidata, semplice e disadorno.
Nella “Historia … di Trevi” di Durastante Natalucci (a pag. 574) si legge: “da pessimo stato fu ristorata dal suo rettore e ritienesi del suo cappellano…”.
Sulla strada per Manciano
Da San Donato si prende la vecchia mulattiera che sale sul colle Paterno.
A sinistra si incontra il monte Pulito, cosiddetto perché fino agli anni ‘60 era privo di alberi;
salendo fra i piantoni secolari e costeggiando i muri a secco si incontra Casa Margherita, residenza di coloni che coltivavano gli uliveti di proprietà;
Fonte di Paterno, sorgente che sgorgava in una grotta e dove si portava ad abbeverare il bestiame.