La chiesa di San Lorenzo conserva sulle pareti dell’unica navata dipinti della prima metà del Trecento. La facciata della chiesa è caratterizzata da due ingressi perché frutto dell’accorpamento della primitiva chiesa parrocchiale di San Lorenzo e del successivo oratorio di San Giuseppe.
Pur avendo un’unica facciata le aule delle due chiese sono distinte, solo la prima è di uso pubblico, unite fra loro da un grande timpano poi detta di San Lorenzo Nuovo.
L’interno è ad unica navata con copertura a botte e alle pareti sono interessanti gli affreschi votivi, riferibili alla scuola Spoletina della prima metà del XIV secolo.
Il martirio di San Lorenzo
Secondo la tradizione agiografica Lorenzo abbandonò la Spagna, sua terra natale, per recarsi a Roma e qui essere ordinato diacono sotto il pontificato di Sisto II, suo maestro di teologia a Saragozza.
Quando papa Sisto venne arrestato, ordinò a Lorenzo di distribuire beni ai poveri della Chiesa di cui lui, in quanto diacono, era responsabile (Elemosina ai poveri).
Al prefetto romano, cui quei beni erano destinati, Lorenzo rispose che ciò era invece dei poveri e dei malati (Lorenzo davanti all’imperatore), meritando per questo la condanna al martirio (Morte del santo sulla graticola).
Da non perdere
- Sulla parete di sinistra, in alto, la Madonna della Misericordia, l’Arcangelo Gabriele e dipinti databili fra il 1335 ed il 1340 attribuiti al maestro di Fossa. Raffigura l’angelo che tiene in una mano la bilancia nel cui piatto di sinistra è un uomo che implora il giudizio divino favorevole; nell’altro piatto un peso semisferico con in cima una croce. Nell’altra mano l’angelo tiene puntata una lancia verso Adamo, con le mani strette al volto, ed Eva, avvolta dal serpente, che si rifugiano in una grotta. Alla sinistra del dipinto un uomo e una donna oranti, forse i committenti dell’opera.
- Sulla parete retrostante l’altare maggiore presenta affreschi del XIII secolo raffiguranti il Martirio di San Lorenzo sulla graticola con le figure dei carnefici e di un angelo che porta la palma, San Paolo con la spada e una pia donna e a destra in corrispondenza dell’angolo della parete l’Elemosina di San Lorenzo.
L’insieme degli affreschi restituisce gli episodi salienti della vita del martire.