La chiesa fu fondata, a cavallo dei secoli XI e XII, in onore del vescovo di Tours (330-397), benché le prime notizie sicure risalgano soltanto al 1333-1334.
La facciata, simile a quella della chiesa di San Claudio, terminava con un campanile a vela, successivamente demolito e ricostruito nella zona absidale.
Nel 1561 la chiesa e il beneficio furono ceduti al Capitolo della Basilica di S. Pietro in Vaticano, che ancora alla fine del secolo scorso ne doveva nominare il Rettore.
Nel sec. XIX mons. Gaetano Franceschini (1778-1854) dotò la chiesa di S. Martino, che aveva scelto come luogo della sua sepoltura, di una Cappellania per il culto della Vergine Addolorata.
Presso la chiesa, tramite estrazione a sorte, venivano assegnate annualmente tre doti di 30 scudi per altrettante ragazze spellane nubili e povere, di età non superiore ai 25 anni, appartenenti alla parrocchia di San Lorenzo (Dotalizio Franceschini).
La chiesa oramai da anni è sempre chiusa, tranne che per qualche cerimonia nunziale o, come per tutto questo mese per una mostra di artisti locali.
L'infiorata
Scendendo al bivio si prende per via san Martino. In estate questo vicolo è ornato da mille fiori che ogni cittadino di Spello mette davanti alla propria casa, una tradizione che si protrae da tempo e che vede poi nell’Infiorata una delle feste più importanti dell’anno.