La chiesa di Santa Maria di Reggiano, databile tra il XII-XIII secolo, è oggi inserita all’interno di un complesso rurale. Fu abbazia nel 1452. Antistante la facciata della chiesa è un porticato realizzato con archi di diversa dimensione secondo la migliore tradizione popolare. La facciata conserva un portale con arco a pieno centro, sovrastato da una bifora con un elegante motivo a quattro fori, non usuale. Il campanile è costituito da una piccola vela costruita sopra la torre colombaia annessa.
L’interno, a navata unica e tetto a capanna, conserva interessanti frammenti pittorici, in gran parte trecenteschi: sulla parete destra Cristo Benedicente e ripetute immagini di Madonna con il Bambino e di San Sebastiano; nel presbiterio la Natività della Vergine. Presso l’ingresso, all’interno di una nicchia ricavata nella parete sinistra, è una Crocifissione cinquecentesca con iscrizione in italiano che ricorda il committente. Nella parete laterale esterna dell’edificio sono inseriti due cippi funerari con iscrizioni sepolcrali.
La prima riporta il nome del titolare del sepolcro, Caio Terenzio Acasto (Agasto, secondo la prima interpretazione) figlio di Caio.
Visite
Per visitare la chiesa è necessario chiedere il permesso dovendo accedere a un’area privata. L’ingresso era sul lato ovest.
Entrando nell’andito si accede alla facciata della chiesa nascosta da cinque arcate, resti del portico del monastero.
Fino a qualche anno fa la chiesa era meta di processioni l’8 settembre, giorno della natività della Vergine.
La chiesa è officiata e durante il periodo mariano viene celebrata una messa e allestita una festa con larga partecipazione popolare.