Scendendo lungo la strada che porta a Campello Alto, in prossimità di una larga curva, c’è una piccola edicola dedicata alla Madonna. L’edicola è posta all’interno di un contesto di muretti a secco di grande suggestione.
L'arte dei muretti a secco
L’Unesco ha iscritto “l’arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi dichiarati patrimonio culturale immateriale dell’umanità”, che interessa l’Italia ma anche paesi come la Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
L’arte consiste nel costruire sistemando le pietre una sopra l’altra, senza usare altri materiali se non, in alcuni casi, la terra asciutta. Queste conoscenze pratiche vengono conservate e tramandate nelle comunità rurali, in cui hanno radici profonde, e tra i professionisti del settore edile. Queste costruzioni dimostrano l’armoniosa relazione tra gli uomini e la natura e allo stesso tempo rivestono un ruolo vitale per per combattere l’erosione del suolo e la desertificazione.
Ciglioni, lunette, terrazzamenti
Scendendo verso Campello si posso ammirare ciglioni, lunette e terrazzamenti. Tutti eseguiti con pietra da spacco ricavata dal terreno roccioso. Opere di arte muraria realizzata con filari di pietre disposte a secco con le facce irregolari delle pietre disposte in modo da avere degli efficaci contrasti fra loro.
Le pietre si sovrappongono direttamente sulla roccia viva. In alcuni casi è parte essa stessa delle strutture verticali che contengono il terreno vegetale indispensabile a far attecchire l’albero d’olivo.