Fontana con i tre leoni, che rimandano ai tre rioni della città, da qui si comprende l’asimmetria, che compare regolare nella forma della vasca di nove lati (multiplo del tre). Al centro il catino sorretto da una pila in alto una pigna, tipica delle piazze umbre.
In questo luogo, nel 1303 era già documentata una fontana “fontana superiore del Comune”. Nel 1467 fu ricostruita da Polimante con tavole di pietra e gli stemmi di Paolo II Barbo e del tesoriere pontificio. L’attuale fontana è del 1762 dallo scalpellino Giuseppe Martinucci.