L’edificio appena sotto il tempietto è l’antico mulino di proprietà del comune di Spoleto. La lunetta posta all’ingresso dell’opificio, ornata con lo stemma del Comune di Spoleto e del governatore di Spoleto Amorotto Condulmer, datata 1441, documenta il restauro del mulino, distrutto dal condottiero Biordo de Michelotti nel 1395.
Davanti all’ingresso è una grotta ove nel 1444 Antonio di Francesco aprì l’Osteria delle Vene.