La grande quantità di ulivi fin dal medioevo era necessaria a produrre in loco un prodotto indispensabile per l’alimentazione, la liturgia, la medicina, la farmacopea, l’illuminazione degli ambienti, la lavorazione dei tessuti e del sapone. Per questo motivo, dopo la vite, quella dell’olivo era la coltura arborea dominante nelle nostre campagne costituendo la caratteristica del paesaggio agrario collinare.
Il museo ha sede dal 1997 al piano terra del convento di San Francesco. Interamente dedicato al prodotto principe di Trevi, l’olio extra vergine d’oliva DOP, il museo documenta i diversi aspetti legati alla produzione dell’olio ed alla cultura dell’ulivo, che così fortemente caratterizza il paesaggio delle colline circostanti
Luce del sapere
“Il vino che rallegra il cuore dell’uomo, l’olio che fa brillare il suo volto e il pane che dà forza al cuore dell’uomo” Bibbia, Salmo 104. Il vino e il pane agendo sul cuore infondono gioia e coraggio all’uomo, mentre l’olio cosparso sulla fronte sede dell’intelletto ispira la luce del sapere.
Alberto Maria Sartore, Il vino e l’olio nelle carte d’archivio, in Umbria Piante di Civiltà a cura di Alberto Sorbini, Città di Castello 2007, p. 21.