La costruzione della villa si deve a monsignor Filippo Campili nel 1764. Nel 1816 la villa passò in proprietà alla famiglia Bussotti e successivamente alla famiglia Sansi, nobile famiglia spoletina, che l’adattò a residenza per villeggiatura nel periodo compreso fra il 1871 ed il 1872.
Ristrutturò gli edifici annessi realizzando un ninfeo in pietra sponga e pietra lavica disposta a mosaico, le scuderie, una coffee house, eresse i muri di cinta con i cancelli.
I caratteri architettonici sono tipici delle ville dell’ultimo scorcio del Settecento adottati in zona dall’architetto Francesco Angelo Amodio detto lo “Scheggino” (1755-1817), paese della Valnerina da cui proveniva.