Custodi dell’ulivo millenario di Sant’Emiliano, rarità dell’Umbria
Custodi dell’ulivo millenario: a Bovara, frazione del comune di Trevi, località ritenuta sacra dai pagani, si trova uno dei più vecchi olivi d’Italia: l’olivo di Sant’Emiliano. Si tratta di una pianta maestosa con una circonferenza del tronco alla base di 9 metri. E’ uno dei simboli della Fascia Olivata Assisi-Spoleto.
Il tronco non è più intero, ma profondamente fessurato come succede agli olivi molto vecchi a causa del processo di torsione che le piante subiscono nel tempo. Recenti indagini effettuate con l’ausilio del radiocarbonio da Guido Bonci (CNR ISAFM sez. Perugia), Luigi Campatola (Università di Napoli), Giorgio Pannelli (Istituto Olivicoltura MIPA Spoleto) e Luciana Baldoni (CNR IGV Perugia), hanno confermato che si tratta di un olivo ultra millenario (1830 +/- 260 anni), tra i più vecchi d’Italia.
Il martirio del vescovo
Un valore per la comunità
La pianta ha un grande valore per tutta la comunità trevana e per i Sentieri nella Fascia Olivata. Gli abitanti della zona, i veri custodi dell’ulivo millenario, vedono nell’ulivo un simbolo tradizionale e di appartenenza e riconoscimento. E’ convinzione radicata che, dopo l’abbandono del Medioevo, la grande attenzione dei trevani verso l’olivicoltura sia dovuta anche a questa pianta. Esemplare che suscita ammirazione per il suo aspetto monumentale e che da sempre è legata alla memoria di S. Emiliano che spesso si identifica con la stessa Trevi. Nei primi anni del 2002, inoltre, l’olivo è stato recintato per permetterne la visita senza pericoli per la sua incolumità. Come tutti gli olivi monumentali, anche quello di Trevi ha una destinazione prettamente estetica
Le caratteristiche specifiche
Queste le dimensioni dell’ulivo di Sant’Emiliano
- Circonferenza tronco – alla base 9.10 m
- Altezza – 5.0 m
- Ampiezza chioma – 8.20 m
L’immenso tronco invecchiando tende a marcire internamente, cosicché le parti esterne ancora vitali si dividono, allontanandosi e ruotando in senso antiorario: l’insieme di queste trasformazioni si completarono nei primi 800 anni di vita della pianta.