Trevi
Plinio il Vecchio classifica Trevi come città degli Umbri. Il nome latino Trebia potrebbe derivare dalla radice umbra treb-, componente delle parole che in quella antica lingua indicavano casa, costruzione, costruire. La sua esistenza, prima della dominazione romana, è testimoniata anche dalla “stele di Bovara”. Nel suo territorio stanziarono civiltà preistoriche, come attestano ritrovamenti del paleolitico.
Acquistò grande rilevanza quando, in età imperiale, fu ripristinato l’antico corso della Flaminia e si sviluppò in pianura, in località Pietrarossa, una vera civitas. Fu sede vescovile fino all’XI secolo.
Con il dominio dei Longobardi, che istituirono il potente ducato di Spoleto, Trevi fu assegnata a un gastaldo. Agli inizi del XIII secolo si costituì in libero comune, che alleatasi con Perugia per difendersi da Spoleto fu in lotta con i comuni vicini. Ottenne il libero governo soltanto nel 1389. Subì il dominio di vari capitani e, segnatamente, il funesto vicariato dei Trinci di Foligno fino al 1438 quando, tornata al diretto dominio della Chiesa sotto la legazione di Perugia, seguì le sorti dello Stato Pontificio fino all’unificazione italiana.
Oggi è uno splendido borgo famoso per la sua produzione di extra vergine di oliva.