Partenza – Poreta – Trevi, secondo percorso dei Sentieri nella Fascia Olivata, parte formalmente dal borgo del piccolo paese e si inerpica subito lungo le colline che portano all’abitato della frazione di Lenano. Tra ciglioni, lunette e terrazzamenti, svicolando tra i muretti a secco dichiarati patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, si arriva fino al piccolo forte medievale di Campello Alto, a 514 metri sul livello del mare. Dal castello, in età medievale vero crocevia di arti, mestieri e arrembanti nobili conquistatori, si dominano lunghi tratti della valle spoletana e ci si può gettare a capofitto verso la pianura raggiungendo una tra le bellezze decantate da poeti e scrittori: le Fonti del Clitunno.
Punto intermedio – Il secondo percorso dei Sentieri nella Fascia Olivata ha come punto intermedio le Fonti del Clitunno (nel comune di Campello sul Clitunno). Queste formano un piccolo laghetto dalle acque limpidissime, caratterizzato da crateri all’interno dei quali si aprono numerose polle sorgive. George Gordon Lord Byron e Giosuè Carducci tra i tanti illustri visitatori rimasti a bocca a aperta davanti a questa meraviglia.
Arrivo – Trevi è uno dei borghi più caratteristici dell’Umbria. Abbarbicato in cima a una colle presenta dei panorami mozzafiato con distese di oliveti che corrono nelle colline tutto attorno. Il filosofo francese Montaigne nel 1581, nel suo viaggio da Roma a Loreto giunto in prossimità di Trevi scrive “Fatto sta che è una città costruita su un alto monte, e da un lato si stende lungo le pendici fino a mezza costa; è una posizione amenissima, su quella montagna, carica tutt’intorno d’olivi”. Oggi Trevi è conosciuta non solo per la sua qualità dell’olio, ma anche per i suoi presidi slow food come il sedano nero.